Con i bambini e i ragazzi che presentano carenze comunicativo/espressive, relazionali e cognitive, con difficoltà comportamentali e/o di attenzione e concentrazione, le sedute di psicoterapia emotivo-relazionale sono coadiuvate da Nala, uno splendido esemplare di pastore australiano dolcissima e con una forte stabilità emotiva, la cui presenza favorisce motivazione a comunicare, autostima e integrazione.
Durante il gioco condiviso, Nala diventa “mediatore emozionale” e “facilitatore di comunicazione”, fornisce supporto e incoraggiamento. Lanciarle una pallina e aspettare che torni a portarcela, chiamarla a gran voce per far sì che giochi con noi, prendersi cura di lei con amorevoli coccole favorisce la relazione, il senso di responsabilità e rinforza la percezione di sé.
Nel gruppo degli adolescenti in terapia per difficoltà nel gestire le emozioni o nell’approcciarsi ai pari, Nala è il collante che permette l’incontro: è il vivere insieme l’ entusiasmante esperienza di approcciarsi a lei che consente al gruppo di raggiungere vari obiettivi: capire che ogni essere vivente ha le sue modalità di comunicazione, individuare i modi comportamentali corretti per entrare in relazione, capire i diversi comportamenti messi in atto da ciascuno per comunicare , e capire l’importanza della comprensione, della tolleranza, dell’empatia.
Anche nel caso di quei bambini affetti da disturbi dello spettro autistico, che presentano difficoltà a comunicare e interagire con gli altri, la presenza di Nala nelle sedute terapeutiche ha avuto effetti incoraggianti: rapido miglioramento del livello di attenzione e di attenzione condivisa e della frequenza delle interazioni sociali, sia verbali sia non verbali, riduzione delle stereotipie comportamentali e soprattutto ampliamento delle attività ludiche e del vocabolario.
La presenza incoraggiante di Nala e la gioia di poterla incontrare rappresentano un ponte che rende più facile il percorso di riabilitazione. Numerose evidenze scientifiche dimostrano come crescere con un animale influisca positivamente sullo sviluppo della personalità dei bambini, aumentando l’autostima, la fiducia in sé stessi e migliorando l’empatia (vale a dire, la capacità di comprendere lo stato d’animo degli altri) e il senso di responsabilità. Infatti, la relazione che si stabilisce con l’animale e il rapporto con esso, soprattutto durante il gioco, possono contribuire a favorire, nel bambino, i comportamenti sociali facilitando, così, le modalità di approccio e di interazione tanto con gli altri bambini che con gli adulti.La capacità degli animali di rappresentare un ponte, di favorire le relazioni sociali umane, ha implicazioni pratiche non solo nei percorsi di cura ma anche in ambiti educativi. Diversi interventi per la promozione del rapporto bambino-animale effettuati con l’aiuto degli animali da compagnia, soprattutto dei cani, hanno mostrato la loro efficacia nel contrastare alcuni problemi comportamentali quali, ad esempio, difficoltà di apprendimento, spesso dovute a deficit di attenzione, ed episodi di aggressività. Molti studi hanno evidenziato il ruolo prezioso che gli animali possono svolgere per facilitare l’integrazione sociale nell’ambiente scolastico, risultato particolarmente importante per i bambini e gli adolescenti con patologie caratterizzate da ritardo nello sviluppo. Nala partecipa ad un progetto di dog therapy in una scuola superiore di Roma, con ragazzi meravigliosi che la aspettano ogni giovedi per incontrarsi con lei e incontrarsi tra loro, condividendo l’immensa gioia di giocare insieme in giardino!